Riso per gli sposi
Creato per esaltare, con la sua tipica esplosione di colori, la gioia di uno dei momenti più importanti della vità è il dettaglio fondamentale con cui gli sposi si assicurano un servizio fotografico ed una ripresa con videocamera dagli effetti in tecnicolor.
Messo a disposizione degli invitati prima della cerimonia nuziale nel tradizionale buffet o disposto sul sagarto della chiesa assicura alle vostre nozze un tocco di originalità e di classe.
E' disponibile in eleganti e pratiche scatoline dalle dimensioni ideali per essere riposte nelle tasche delle giacche o nelle borsette da donna, si presenta con una gamma colori formata da 4 varianti monocromatiche: blu, verde, fuxia, giallo e dalla classica versione mista.
Lanciatelo senza paura!!! A differenza del comune riso bianco, non contiene amido ed a seguito di un precedimento di colorazione brevettato non macchia gli abiti nemmeno in caso di pioggia.
"L’usanza del lancio del riso sugli sposi ha origine dalla tradizione cinese: un’antica leggenda narra che il Genio Buono, alla vista dei contadini colpiti da una grave carestia, sia stato mosso a pietà e abbia chiesto loro di irrigare i campi con l’acqua del fiume in cui egli disperse i propri denti.
L’acqua trasformò i denti in semi, da cui germogliarono migliaia di piante di riso, che sfamarono l’intera popolazione. Il riso da allora divenne simbolo di abbondanza e prosperità e lanciarlo sugli sposi equivale ad augurare loro un futuro di felicità e soddisfazioni.
C’è anche chi sostiene, invece, che l’usanza del lancio del riso abbia origini Romane. Si dice, infatti, che per tradizione nell’Antica Roma si lanciasse del grano sugli sposi (sempre come augurio di fertilità). Il “cambio di cereali” è avvenuto nel momento in cui il riso è diventato più reperibile del grano (avere del riso in casa è semplice…reperire del grano potrebbe essere un problema). Ma questa seconda ipotesi riguardo alla tradizione del lancio del riso sugli sposi è meno certa rispetto alla prima".
fonte: www.answers.yahoo.com
1 commento:
good start
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